Sostenibilità e Comunità: Il Futuro della Finanza tra Dinamiche Geopolitiche e Radicamento Locale
- Giovanni Currò

- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min

La recente presentazione del Rapporto “Sostenibilità e Comunità: le Banche Popolari e la transizione ESG” di Assopopolari e CER ha offerto una prospettiva essenziale su come il sistema finanziario italiano stia affrontando la sfida della sostenibilità. Il dibattito ha confermato che l'ESG non è più una tendenza passeggera o un lusso, ma una tematica strategica e non rinviabile che impatta direttamente sulla stabilità economica e sociale globale.
L'approccio libero da posizioni ideologiche e basato sui dati del Rapporto ci permette di valutare il fenomeno nella sua duplice dimensione: globale e locale.

La Finanza Sostenibile: Un Mercato Globale in Bilico
La prima evidenza è inequivocabile: la finanza sostenibile ha raggiunto una dimensione che la estrae definitivamente dalla nicchia di mercato. L'impressionante crescita degli strumenti finanziari legati all'ESG lo dimostra: in meno di dieci anni, le emissioni di Green Bond a livello mondiale sono passate da 85 miliardi di dollari a circa 700 miliardi di dollari. Complessivamente, nei primi mesi del 2025, il valore totale delle emissioni di Green Bond nel mondo ha superato i 3.700 miliardi di dollari.
Questa espansione, tuttavia, è guidata da dinamiche geopolitiche complesse che ho voluto evidenziare nel mio intervento.
Europa vs. Asia: L’Europa mantiene una fortissima sensibilità e detiene costantemente la quota maggiore in termini di emissioni annue totali. Parallelamente, emerge una crescita significativa dell’importanza di queste tematiche nei paesi asiatici: dal 2022, l’Asia è salita in seconda posizione (22% della quota nel 2024), guadagnando terreno nelle principali emissioni. Questo scenario impone all'Europa di non abbassare la guardia sul fronte regolamentare e dell'innovazione.
Il Fattore di Rischio USA: Ho richiamato l'attenzione sulla potenziale incognita legata alla nuova Amministrazione statunitense. Il cambiamento di rotta politica negli USA potrebbe produrre ripercussioni negative sulla finanza sostenibile, riducendo l’interesse sia da parte degli emittenti che degli investitori a livello globale. Sarà cruciale monitorare attentamente gli sviluppi per comprendere la traiettoria futura del mercato.
La Resilienza Ancorata al Territorio
I dati raccolti tra gli istituti di credito italiani confermano come la transizione ESG non sia vissuta come un mero onere regolamentare, ma come un fattore intrinseco e strategico.
Innanzitutto, l'ESG funge da mitigatore di shock: nel confronto tra indici globali, i parametri ESG hanno evidenziato andamenti migliori nei periodi di crisi, svolgendo un ruolo cruciale nella stabilizzazione dei portafogli.
La gestione del rischio da parte delle Banche Popolari si distingue per un approccio dinamico e positivo:
Integrazione Strategica: La maggioranza degli istituti assume abitualmente decisioni strategiche dopo aver analizzato l’impatto dei rischi climatici e ambientali, prevalentemente su un orizzonte di medio termine.
Governance e Compliance: È elevato il grado di compliance, con l'adozione diffusa di indicatori internazionali e l'applicazione del modello delle tre linee di presidio e controllo.
Capillarità e Sostegno: L'orientamento verso una crescita sostenibile delle aree servite dimostra come, per le Banche Popolari, l'ESG sia l'evoluzione naturale della loro missione mutualistica. Questa capillarità è la chiave per garantire che la transizione sia equa, raggiungendo e sostenendo il tessuto economico locale.
Conclusioni e Prospettive Politiche
Il percorso intrapreso dal settore bancario popolare è valido e si basa su una storica sensibilità verso i rischi ambientali.
In conclusione, ritengo che il sostegno politico e regolamentare debba concentrarsi su due obiettivi: garantire che il settore possa continuare a onorare il suo ruolo di sostegno alle comunità e accelerare il processo di chiarezza normativa. In tal senso, la prossima introduzione del futuro Albo delle agenzie di rating ESG da parte dell’UE sarà una spinta fondamentale per fornire trasparenza e uniformità al mercato.
La transizione ESG non è solo una questione di bilancio, ma un imperativo politico ed economico per la resilienza del Paese.




Commenti